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11-12\04\2024 GIROVAGANDO LUNGO LA COSTA BRAVA

11 luglio 2024

 
Oggi siamoa Palafrugell, Costa Brava, 214 km di costa che parte dal confine con la Francia, fino ad arrivare a Blanes, un paese vicino Barcellona; lasciamo perdere le premesse, perché quando ci metti piede, il paesino in sé non ha molto da raccontare.


Invece, il Camí de Ronda…ecco, quello sì che ci è piaciuto. Un sentiero che si arrampica lungo la costa , regalandoti scorci di mare, e che ti porta fino a delle calette nascoste. “El Golfet”, per dirne una. Un tempo, questo cammino era pattugliato per scovare i contrabbandieri, ma ora è solo un diversivo per persone come noi, inquiete, che non sopportano l’idea di crogiolarsi al sole come foche spiaggiate.
Durante il cammino ci siamo imbattuti in Llafranc, un altro villaggio di pescatori che ha conservato le sue stradine strette e le case bianche. Una fotocopia di quelli già visti, ma d'altronde segui la costa e vedrai: o sono giganti di cemento o villaggi che, nel tentativo disperato di mantenere un briciolo del loro fascino originale, gonfiano le aspettative, come tacchini al Ringraziamento.


Il mare, quello era bello, con le sue barche colorate e i punti rocciosi dove il nostro Axel, el perro, ha potuto sfogarsi. Perché, vedi, qui i cani sono come i peccati: meglio nasconderli. E anche se il mare invita, non è il caso di fargli fare il bagno insieme agli altri bagnanti. Non sarebbe una gran mossa. 

In conclusione, una giornata piacevole, ma lontano anni luce dalle esagerazioni che abbiamo letto. Diciamo che Palafrugell è un bel posto, se ti piace il genere. . E se non ti piace, beh, che importa? È solo un altro pezzo di costa spagnola in cui farsi una nuotata.



12\4\24


Oggi, in direzione di Palamos, abbiamo incrociato di nuovo il Camí de Ronda. Abbiamo scoperto che si snoda lungo la costa per 43 chilometri, ma c’è chi ha l’ardire di pensare di estenderlo fino a Girona, 140 km, con 8 giorni di cammino. Interessante, ma noi lo prendiamo a caso, a tratti, come se fosse un gioco del destino.

Abbiamo seguito quel sentiero e ci ha scaraventati in un altro villaggio di pescatori, Cala s'Alguer, oltrepassando le rovine del Castell de Sant Esteve de Mar. Un sito storico? Forse, ma inaccessibile, divorato dal tempo e dalla necessità, ridotto a fondamenta e mura spoglie, cannibalizzato per costruire una fattoria nelle vicinanze. Il paesaggio, quasi un duplicato di quello di ieri, pochi chilometri più in là. 

 Durante la cena, Chiara è rimasta con gli occhi spalancati davanti allo schermo, povera, ha ceduto  alla visione di “Dalla Cina con furore”, con il mitico Bruce Lee, un'eroe che ci fa sentire vivi e che ci mostra un viso che è un misto di follia e furia. Ci lasciamo trascinare  in questo vortice di esagerazioni ,imitando i gesti  e le espressioni. Tutto diventa un pretesto per una rissa casalinga, esaltandoci, ci prendiamo a cazzotti come mocciosi in overdose di zuccheri , imitando quegli urletti che vorrebbero essere virili. Axel, quel povero cristo, diventa la prossima vittima di questo spettacolo senza dignità. Salta dentro, dà del suo meglio, e si unisce alla follia. E' un tipo di spettacolo che si trascinerà nel tempo, fino all’arrivo di qualcosa di nuovo, forse i ninja.

Una giornata piacevole, fino a quando la notte non si è trasformata in un circo fino alle 3 del mattino, con rumori e schiamazzi. si divertivano,noi un pò meno. Però, il chiasso, in qualche modo, ci rilassa.

 

 Continua il viaggio: ci vediamo domani alle 17:00 per una nuova puntata dal titolo:

"E LA PULA BUSSÒ,CON GLI OCCHIALI DA SOLE" 

 

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