29 marzo 2024,
Sebbene fosse possibile ammirarle gratuitamente da un sentiero panoramico, abbiamo scelto di acquistare il biglietto a un prezzo irrisorio, per contribuire alla conservazione del sito, non essendo un luogo molto turistico, e soprattutto volevamo vederle da vicino. Nonostante il breve giro, l’esperienza ne è valsa la pena, per contemplare un paesaggio insolito frutto di un processo di millenni.
Dopo aver fatto il pieno di carburante e aver alleggerito il portafoglio in un mercato locale, ci siamo imbattuti in un venditore di pacchi smarriti Amazon; il prezzo variava in base al peso, e aveva tutto l’aspetto di una fregatura. Abbiamo preso del cibo per Axel e qualche leccornia per il pranzo di Pasqua, perché anche i cani meritano un banchetto, no?
La nostra ultima fermata è stata Perpignan, dove, dopo aver parcheggiato, abbiamo fatto il giro dei turisti, visitando il Castillet, un’antica porta della città che ricorda un piccolo castello, e passeggiando tra vecchie case e chiese del centro. Abbiamo intravisto anche il Castello del Re di Maiorca. Le bandiere catalane sventolavano qua e là. Un concerto gospel animava la piazza, ma dopo due canzoni, abbiamo preferito allontanarci, soprattutto per Axel, che ha iniziato a ululare al ritmo della musica. Tuttavia, essendo tardi, abbiamo deciso di rimandare una visita più approfondita al giorno successivo.
30 marzo 2024
Nonostante le intenzioni, non siamo riusciti a dedicare più tempo a Perpignan; eravamo ansiosi di raggiungere la Spagna. Attraversando i Pirenei su strade tortuose, finalmente, eccoci in “ESPANA”; da ora Axel è diventato “el perro”.
Roses ci ha accolto, non con rose, ma con una spiaggia che sembrava non finire mai e un vento impetuoso che ci ha ricordato di tenere ben saldo il cappello. La spiaggia, libera da strutture commerciali, offriva spazi per il calcio e la pallavolo. Abbiamo parcheggiato vicino a una fortezza, in uno sterrato.
L’atmosfera in Spagna era tangibilmente diversa da quella francese; dopo settimane di malinconia, ci siamo ritrovati circondati da persone che godevano della vita all’aperto, in un’esplosione di gioia collettiva.
Siamo sulla Costa Brava, nella comunità della Catalogna, regione nota per le sue rivendicazioni indipendentistiche.
Con il diesel a prezzi più accessibili, abbiamo apprezzato ulteriormente il nostro soggiorno. Nonostante la fortezza fosse l’unico monumento storico presente nella cittadina, abbiamo optato per non visitarla, dato che l’ingresso a pagamento non sembrava giustificare il costo del biglietto; inoltre, tutto il complesso si poteva tranquillamente vedere da fuori.
Continua il viaggio: ci vediamo domani alle 17:00 per una nuova puntata dal titolo:
"CADAQUES: UNA PASQUA DI SCOPERTE"
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