26.09.2024
Arriviamo ad Aveiro al calar della sera. L’area di sosta gratuita vicino al centro è già piena, i camper sono tutti allineati, le antenne delle TV alzate, pronti a barricarsi dentro mentre fuori il tempo è un disastro. Accanto, un parcheggio sterrato, un inferno dimenticato: qualche camper nuovo di passaggio, il resto, i residenti gitani, roulotte fatiscenti, relitti di vite alla deriva. La sporcizia si è accumulata ovunque. In un angolo, un vecchio, piegato, defecava senza vergogna, aggiungendo un tocco di cruda realtà a quel quadro desolante.
Proseguiamo, l’ultimo tentativo: un parcheggio vicino alla stazione dei bus. Arriviamo giusto in tempo per prendere l’ultimo posto, accanto a una roulotte di zingari, una giovane coppia con un furgoncino e una macchina. Il posto è pulito, ma la puzza che esce da quella roulotte è la stessa che trovi nelle stazioni centrali, vicino ai senzatetto o ai bagni pubblici. Ci sono altri dieci camper e qualche bus turistico. È ormai sera inoltrata e inizia a piovere a dirotto. Non ci resta che cenare e aspettare domani.
La serata fuori dal nostro finestrino è uno spettacolo di miseria: i due ragazzi accanto cercano di ricaricare la batteria tenendo la macchina accesa e sgasando, riempiendo l’aria di fumo di scarico. Intanto parlano, urlano, ridono, mentre fuori si avvicina una tempesta. Restano svegli tutta la notte a trafficare e fare casino. Tra il rumore della pioggia che sembra spaccare il tettuccio e loro che fanno baccano, la notte passa lenta, senza mai riuscire a prendere veramente sonno.
27.09.2024
Aveiro, la “Venezia del Portogallo”. Un fiume e qualche barca colorata, e già si fanno i paragoni. Oggi il sole splende, ieri la tempesta ha lasciato tutto fradicio. Il fiume Vouga si mescola con la laguna di Ria de Aveiro, creando un pasticcio di biodiversità che interessa solo agli ambientalisti. I ponticelli sono carini e i “Moliceiros” sono barchette pittoresche, usate in origine per raccogliere alghe da usare come fertilizzante agricolo.
I disegni sulle barche raccontano storie di vita quotidiana, storie popolari o vignette satiriche. Il resto di Aveiro, una cittadina elegante, con edifici Art Nouveau e un centro storico con la Cattedrale e la piazza principale, piena di negozietti, ristoranti, mercati e un piccolo centro commerciale con un giardino sulla terrazza per vedere la città dall’alto. Una passeggiata piacevole per qualche ora.
La sera cala con un velo di incertezza mentre ci dirigiamo verso Porto, la seconda città dopo Lisbona. Troviamo un parcheggio a Vila Nova de Gaia, quel quartiere che precede il centro. Il posto sembra calmo, con famiglie e giovani che si muovono nelle palazzine di fronte, vecchi che portano a spasso i cani nel parco accanto. Cerchiamo di essere invisibili, di evitare altri “biglietti di benvenuto”. Facciamo un giro di ricognizione, la serata scorre tranquilla. Passiamo la notte lì. Domani, Porto ci aspetta.
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