17\05\24
Questa mattina è iniziata con i soliti preparativi noiosi prima della partenza: bucato in lavanderia, un po’ di spesa, e poi carico/scarico nell’area di sosta. Addio Valencia, ci mancherai. Le strade verso Chulilla erano sorprendentemente belle per essere di montagna, e soprattutto niente più traffico infernale della città. Attraversare la via principale del paese è stato un incubo, stretta e a doppio senso, ma i semafori ci hanno salvato dal caos dentro la nostra testa. Abbiamo trovato un'area camper ridicola, quattro posti mal delimitati e un senso unico senza via di uscita. Fortuna che abbiamo trovato l’ultimo posto disponibile. L’acqua è a pagamento, ma chi se ne frega, abbiamo le nostre scorte.
La sera, una passeggiata nel paese. In un'ora abbiamo visto tutto. Un posto carino con paesaggi promettenti. Il paese sembra un tutt’uno con la natura, le mura del castello illuminano tutto il pueblo blanco. Torniamo al camper per cenare e inizia a piovere. Stranamente, la pioggia ci fa piacere, rinfresca un po’ l’aria e ci fa dormire meglio. Domani ci aspetta un’escursione attraverso un canyon.
18\05\24
Ci svegliamo con le solite aspettative gonfie di niente e ci dirigiamo verso Chulilla, un paesino bianco di 700 anime che sembrano tutte uscite da un vecchio film. Li vedi tutti lì, al parco a mangiare o sedutI ai bar a bere, perché cosa altro c’è da fare? Hanno questa cultura di stare sempre fuori, in compagnia, come se fosse la cosa più importante del mondo. Forse lo è, ma chi lo sa.
La cosa interessante di questo posto è la sua posizione: da lì parte un sentiero, la Ruta De Los Pantaneros, che ti trascina attraverso il canyon formato dalle anse del fiume Turia. Un paesaggio che ti fa sentire piccolo e insignificante. L’ingresso costa un euro, per mantenere il percorso e i due ponti sospesi: uno alto 15 metri e lungo 20, l’altro lungo 28 metri e alto 5. Durante il cammino, puoi ammirare le pareti imponenti del canyon, alte oltre 80 metri, e il Charco Azul, un lago di un azzurro così perfetto che sembra finto. L’escursione dura circa 3 ore, ma noi ci siamo fermati lungo il fiume a far merenda e a far giocare Axel, praticamente passando tutta la giornata lì. Il percorso è semplice, solo qualche scalino in salita che ti fa sudare, ma niente di che.
Stare in mezzo alla natura ti purifica, ti svuota la mente, ti permette di non pensare a niente, solo ascoltare i suoni degli alberi, del vento e degli animali. Tornati alla base, abbiamo mangiato qualcosa, poi un altro giro in paese verso sera, ma dall’altro lato. Niente di speciale, solo un paio di ristorantini. Domani, pensiamo, sarà l'ultima visita.
PS: due mesi di viaggio..daje!
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