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dal 28.09.2024 al 01.10.2024 PORTO VIVE

Porto , o Oporto , una delle città più antiche del Portogallo, iniziò come un piccolo villaggio celtico alla foce del fiume Douro . I Romani la trasformarono in un porto commerciale di rilievo, da cui deriva il nome del Portogallo. Conosciuta anche come “ la città invitta ”, perché non è mai stata sconfitta militarmente. Attraversiamo Vila Nova de Gaia , una cittadina situata sulla riva meridionale del fiume Douro, proprio di fronte al centro storico di Porto, verso cui siamo diretti. Arriviamo al Ponte Dom Luis I , il simbolo iconico della città. Progettato da un allievo di Eiffel, richiama il suo stile. Ha due livelli: quello superiore per pedoni e metropolitana, quello inferiore per le macchine. Intorno a noi, una folla inaspettata per questa stagione. Sul ponte, osserviamo il panorama. Da un lato Porto, con il quartiere Ribeira , dall’altro le famose cantine del vino più rinomato del Portogallo. Attraversare quel ponte è complicato. Gente ovunque, che si ferma all’improvviso pe
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26-27/09/2024 VENESSIA EM PORTUGAL

26.09.2024 Arriviamo ad Aveiro al calar della sera. L’area di sosta gratuita vicino al centro è già piena, i camper sono tutti allineati, le antenne delle TV alzate, pronti a barricarsi dentro mentre fuori il tempo è un disastro. Accanto, un parcheggio sterrato, un inferno dimenticato : qualche camper nuovo di passaggio, il resto, i residenti gitani , roulotte fatiscenti, relitti di vite alla deriva. La sporcizia si è accumulata ovunque. In un angolo, un vecchio, piegato, defecava senza vergogna, aggiungendo un tocco di cruda realtà a quel quadro desolante. Proseguiamo, l’ultimo tentativo: un parcheggio vicino alla stazione dei bus. Arriviamo giusto in tempo per prendere l’ultimo posto, accanto a una roulotte di zingari, una giovane coppia con un furgoncino e una macchina. Il posto è pulito, ma la puzza che esce da quella roulotte è la stessa che trovi nelle stazioni centrali , vicino ai senzatetto o ai bagni pubblici. Ci sono altri dieci camper e qualche bus turistico. È ormai sera

25.09.2024 UN GIORNO DA (finti) STUDENTI

Arriviamo a Coimbra e parcheggiamo in mezzo al nulla, circondati da qualche camper. Piove a dirotto. Intrappolati nel camper, aspettiamo che la pioggia smetta, ma non smette mai. La città è a venti minuti, ma sembra un’eternità. Appena accenna a smettere, corriamo fuori come due leoni che vogliono azzannare la gazzella. Attraversiamo un ponte colorato sul fiume Mondego , ci ritroviamo in un parco enorme con piste ciclabili, passerelle di legno, ristoranti e locali che cercano disperatamente di sembrare vivaci. Ci sono centri per affittare tavole da SUP e canottaggio. Coimbra è una città universitaria , piena di giovani che sognano di diventare qualcuno. Vagano per il centro con la testa piena di libri e speranze, tra locali che cercano di attirare con serate e cibo a prezzi bassi e case che hanno visto giorni migliori. Qualche organizzazione studentesca qua e là, qualche battaglia da combattere, simboli antifascisti, anarchici e di azione diretta ovunque. Scritte e striscioni sparsi

23-24/09/2024 IL PIENO DI MADONNE

23.09.2024 Arrivati all’area di sosta camper di Batalha . Ci troviamo vicino al villaggio di Aljubarrota , dove i portoghesi, guidati dal Re Giovanni I e dal condottiero Nuno Álvares Pereira , hanno dato una bella lezione ai castigliani. Con solo 6.500 soldati contro i 30.000 castigliani, hanno vinto grazie alla “ tattica del quadrato ” – un modo elegante per dire che hanno scavato trincee e messo ostacoli ovunque. La vittoria ha gonfiato l’ego dei portoghesi. Come ringraziamento alla Vergine Maria , hanno costruito il Monastero di Batalha , un simbolo di indipendenza e orgoglio nazionale. Un esempio di come guerra e religione vadano a braccetto , lasciando dietro di sé un sacco di morti e un bel po’ di pietra scolpita. Il Monastero di Batalha, ora sito UNESCO , è un capolavoro dell’architettura gotica e manuelina . Dimostra un’abilità tecnica e artistica eccezionale, con dettagli intricati e innovazioni architettoniche. Bei archi a punta decorano finestre e portali, le strutture a vo

21-22/09/2024 CERVI, RESINA E DUNE (NON SOLO ONDE A NAZARE')

21.09.2024 Oggi, la giornata inizia al Sítio da Nazaré . Questo quartiere storico si trova su un promontorio che si eleva per circa cento metri sopra l’oceano. Le viste panoramiche sulla spiaggia sottostante e sull’immensità dell’Atlantico sono mozzafiato. Ieri, il santuario e la cappella erano solo un preludio. Oggi, qui c’è il Miradouro do Suberco , un belvedere dove puoi ammirare l’intera costa. Il resto del villaggio mantiene il suo fascino tradizionale, con strade strette e case bianche. Da qui parte la funicolare che ti porta alla parte bassa e alla praia. Parte ogni quindici minuti, si muove lento e costante, portando con sé turisti curiosi e abitanti stanchi. Noi scendiamo a piedi. C’è una scalinata che collega la parte bassa della città con il Sítio. Arrivati in fondo, ci troviamo sulla Praia da Nazaré . Il mare è calmo. Seguiamo il lungomare, respirando l’aria salmastra, carica dell’odore del mare e del pesce essiccato . Le donne sono lì, con le mani ruvide e i volti segnat

19-20/09/2024 DAL MEDIOEVO ALLE ONDE GIGANTESCHE

19.09.2024 La mattina mi ha ricordato quanto posso essere stupido. Se voglio scappare da questi posti usando i servizi, devo farlo all’alba o nel cuore della notte, quando tutti dormono. Perché se provo a farlo alle otto, siamo fregati. Ieri Chiara mi diceva: “Facciamolo adesso” , ma la mia pigrizia ha vinto, e così eccoci qui, a partire quasi due ore dopo. Questo mi servirà da lezione, lo so. E questa regola ora vale il doppio, visto che la popolazione dei camper è tornata quella della terza età, schiavi delle abitudini e puntuali come orologi svizzeri, non guardano in faccia a nessuno. Arriviamo a Óbidos e parcheggiamo accanto all’ Acquedotto di Usseira , un vecchio serpente di pietra che si snoda per 6 km, portando acqua alla città. Dal parabrezza vediamo le mura merlate del castello. Siamo a un paio di minuti dall’ingresso della città, basta attraversare la strada. Entriamo a Obidos attraverso la Porta da Vila , l’ingresso principale, decorato con splendidi azulejos.  Le strade

13.09.2024-18.09.2024 TRA STORIA E SPIAGGIE

dal 13.09.2024 al 18.09.2024 Mafra , parcheggiamo nell’area camper, con tutti i servizi. Il palazzo si erge maestoso, dominando il paesaggio. Le strade, le case, i caffè, tutto sembra solo un contorno. Oltre, la città si dissolve nella campagna. Le colline verdi si estendono fino all’orizzonte, punteggiate da villaggi e fattorie. La Tapada Nacional , un tempo riserva di caccia reale , ora è un parco naturale dove la natura regna sovrana. Un rifugio tranquillo, lontano dal caos di Lisbona. Dom João V , un re che non sapeva dire di no ai suoi capricci, decise di costruire questo palazzo-monastero. Una fortezza di pietra, eretta con la determinazione di un sovrano e la pazienza del suo popolo. Le mura sono spesse e solide, ogni pietra posata con cura, riflettendo la grandezza e la follia di un’epoca passata. Questo labirinto di marmo conta oltre 1200 stanze e corridoi infiniti. Le stanze reali, con soffitti affrescati e pavimenti di marmo, parlano di vanità e opulenza. Ogni angolo invita