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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

23/04/2024 IL SANGUE DEL DRAGO: TRA STORIA E LEGGENDA A TARRAGONA

Svegliarsi all’alba è roba da uccelli e pazzi, ma eccoci qui, diretti verso Tarragona, o Tarracò  per gli antichi romani. Una delle città più importanti della Spagna romana , dicono. Troviamo un parcheggio desolato,  in mezzo a un deserto di cemento  e palazzoni, m a a cinque minuti dal mare. La città? Quella è a quaranta minuti a piedi, percorribili tramite la Via Augusta o tramite la litoranea . Il tour della città è un viaggio infinito attraverso un lungomare che sembra non finire mai. Poi, l’ anfiteatro romano , affacciato sul mare, ci sorprende per la sua bellezza: poteva ospitare fino a 14.000 spettatori per giochi , combattimenti tra gladiatori e spettacoli teatrali . La salita verso la città alta è un viaggio verticale su una passerella che sfida la gravità, cioè un ascensore. Per il piccolo Axel è una nuova esperienza che, miracolosamente, non lo ha traumatizzato. Che coraggio. Costruita sulle colline, la città ci accoglie con la sua Rambla Nueva , un nastro di cemento str

22/04/2024 "IL BATTITO DELLO SFINTERE"

 22/04/24 Una notte che vale la pena raccontare, ma solo per il piacere sadico di rivivere il disastro . Il buio pesto, interrotto solo dai lampi di un temporale furioso . Il vento ululava, la pioggia martellava come proiettili sulla carrozzeria, e poi un boato. Mi sveglio dal sonno profondo, perso, con gli occhi sbarrati, il corpo paralizzato, in balia degli eventi. Un cervello troppo fritto per elaborare la furia del cielo che si scaglia contro la nostra dimora, impotente, per un tempo che sembra non finire mai. Poi il silenzio, i sensi annebbiati; sto per cadere nel REM , gli occhi si chiudono, sperando di scivolare nei sogni. Ma un altro suono mi trascina indietro. È indescrivibile, ma è un suono che non puoi ignorare, come la moka che annuncia il caffè, come il cellulare che vibra su un tavolo, come le campane che battono l'ora. Ma la vera domanda è: che rumore fa la merda che esce? L'immagine che mi viene è quella della panna spray, qualcosa che esce sibilando. Non c&#

20-21/04/2024 STEREOTIPI ALL' ITALIANA

20\04\2024 Sveglia alle otto, già in piedi, attivi e, soprattutto, fuori casa in un tempo che neanche un caffè espresso farebbe meglio. Vilanova ci saluta con un lungomare che grida sport finché non decidi di zittirlo con un po’ di corsa leggera . Trenta minuti lungo la spiaggia, e ti convinci che è il ritmo giusto, che le buone abitudini sono il sale della vita, che ossigenano la mente e sciolgono lo stress . Forse la scalata di ieri ci ha dato alla testa, o forse hai solo realizzato di essere così fuori forma che persino il tuo riflesso si stancherebbe. Dopo aver sudato , ti fermi per una colazione che sa di premio di consolazione , e poi via, a esplorare la cittadina.  La Rambla ti accoglie con una corsa popolare , divisa in due atti: il primo, un 1500 metri familiare , dove genitori e pargoli corrono insieme, alcuni ancora incapsulati nelle loro carrozzine, in una gara di genere che sembra uscita da un manuale degli anni '50. Poi, la seconda fase, i 5 km , dove i profession

19-04-2024 PELLEGRINAGGIO A MONTSERRAT

Sveglia da incubo, peggio di un campo di addestramento. Cappellino? Check. Borracce? Check. Il cane? Ah, sì, preso. E poi via, come soldati verso Monistrol de Montserrat , il nostro punto di partenza per la marcia.  Attraversiamo il paese, sotto gli sguardi degli abitanti, che ci fissano . Non sono abituati a vedere gente che cammina; tutti gli altri sono troppo pigri e  prendono il treno a cremagliera. Il percorso: GR 5 , una passeggiata di 4 km che si trasforma in 1 ora e 40 minuti , con un dislivello di 660 metri . Pronti? Macché. Ma lo facciamo? Certo.  Inizia la tortura con una serie infinita di gradoni , costruiti apposta per farti esplodere i polmoni. Il sentiero prosegue con la sua semplicità, su terra e sassi , mentre il dislivello cresce, lento e sadico. Il panorama si apre, offrendo una vista sulla valle. I cartelli lungo il percorso ti prendono in giro, indicandoti la via come se potessi perderti.  Ma non c’è scampo. Il caldo ci attanaglia, e ci fermiamo per brevi pause,

18\04\2024 SOMMA DI PENSIERI: UN MESE DI VIAGGIO

Ah, Montmelò, quel parcheggio era un sogno, ma ora ci troviamo a Terrassa , nell’area camper di fronte al campo sportivo, che è più un ring di boxe che un luogo di sosta. Pochi spazi, tutti occupati, e la legge di chi prima arriva meglio alloggia. Un genio ha piazzato il suo camper sulla griglia di scarico, un vero artista. Noi, disperati, abbiamo occupato due posti auto. La lavanderia chiama, non c’è scelta. Ma al ritorno, il caos : genitori in preda a crisi di nervi, pronti a scannarsi per un pezzo d’asfalto dove lasciare il SUV mentre il pargolo calcia il pallone. E questi spagnoli, ah, hanno il sangue caldo; una scintilla e si accendono come fuochi d’artificio. Per finire in bellezza, una di queste madri ci regala una sportellata da ricordo sulla carrozzeria. E come se non bastasse, si dilegua, lasciando dietro di sé un tappeto di rifiuti , testimonianza della merenda del suo angioletto. Civiltà , eh? Un concetto decisamente sopravvalutato. Abbiamo atteso che la tempesta di fol

17/04/2024 AXEL, IL MARPIONE DI MONTJUIC

Stamattina, ancora con i postumi di ieri, abbiamo massacrato il pulsante snooze della sveglia. Che diavolo facciamo oggi? A Montmelò non c’è un’anima viva… Barcellona ? Che sia. Vestiti e si parte, la solita commedia alla stazione, poi dritti verso il cuore pulsante della città e su per Montjuic , salita dopo salita, una tortura sotto il sole spietato. Ora è chiaro perché la plebaglia prende il bus.  Il castello ? Un’occhiata da lontano, e poi un po’ di jazz da strada, la colonna sonora perfetta per il panorama che si srotola davanti a noi, tutta Barcelona ai nostri piedi. Scendendo, attraversiamo i parchi. Una sosta obbligata su una panchina, e una signora con un cane si avvicina. Axel, con quell’aria da vecchio marpione , non perde tempo e si lancia in un’avventura olfattiva. Scopriamo così le sue passioni segrete: un cocktail di feromoni femminili e trasgressioni canine. Un incontro fugace, ma che svela tutto, un playboy peloso in un mondo che non giudica. Ci imbattiamo nella

16/04/2024 PANCHINE DARWINIANE: UN VIAGGIO SENSORIALE A BARCELONA

Sveglia all’alba, si va a Barcellona , Beppe! Abbiamo trascinato Axel, con la sua museruola da Hannibal Lecter, fino alla stazione di Montmelò . I gorilla della sicurezza hanno dato il via libera, “basta che non morda”. Prima prova di sopravvivenza urbana per il quadrupede: le scale mobili , un moderno strumento di tortura. Trenta minuti di treno per Barcelona Clot. I l mio filosofo peloso, contemplava il vuoto insolito del treno. Solo qualche protesta, ma chi può biasimarlo? Se ci imbavagliassero come pacchi postali, anche io sarei un pò infastidito. Usciti dalla stazione, lei, la Sagrada Familia , si staglia all’orizzonte come un gigante di pietra, un monumento all’assurdo. Mi sono sentito un relitto, un testimone di un’era passata, mentre osservavo le nuove aggiunte fatte da quando ero un ragazzino. Gaudì , quel genio maniaco, ha preso un progetto che non era suo e l’ha trasformato in un’opera di vita. Dicono che finiranno nel 2026 , giusto in tempo per festeggiare un secolo dalla s

14-15/04/2024 MANI SPORCHE E CUORI LEGGERI

 14/4/24     L’idea di oggi era partire presto. Abbiamo in sospeso le solite operazioni di routine, e invece, eccoci in fila. Vent’anni di attesa, e per cosa? Due donne davanti a me, con il van, che osservano goccia per goccia scendere giù i loro liquidi, mentre erano intente a fare merenda. Per la prima volta, ho trovato complicità nello sguardo di un signore, attonito come me. E quando finalmente è il nostro turno, sorpresa: lo scarico è un disastro, intasato , non esce nulla. Un perfetto nulla. Così, ci spostiamo a Villassar de Mar. Un parcheggio che è un insulto alla civiltà, escrementi e rifiuti dappertutto. C’è Chiara, che giura di sentire odore di gas ovunque. Da quando c’è stata quell’esplosione con fiamme nell’armadio, ogni minimo sentore ci manda in panico. La serata si trasforma in una sessione di letture sui forum di camperisti , alla ricerca di una soluzione ai nostri problemi. Si scoprono tantissime cose, come il fatto che la colpa della puzza è la bombola. Il butano ,

13/04/2024 E LA PULA BUSSÒ, CON GLI OCCHIALI DA SOLE

Oggi, direzione Tossa de Mar . Ma niente parcheggio, tutto pieno. La Mossos D'Esquadra distribuiva multe come caramelle. Così, avanti. Passiamo per Lloret de Mar , che si rivela un inferno. Caos totale e zero parcheggi. Decidiamo di puntare su Blanes , la nostra ultima speranza. Arriviamo in un parcheggio enorme, centinaia di posti auto, tutti occupati. Solo otto riservati ai camper. Grazie, comune. Dopo un po’ di giri, trovo un buco e ci infilo il camper, occupando due parcheggi auto. C'erano altri abusivi come noi. Facciamo un giro lungo la spiaggia, locali turistici ovunque, palazzoni enormi per ospitare orde di viaggiatori. Perchè ancora ci sorprendiamo? Saliamo su “Sa Palomera” , un masso in mezzo alla baia che segna simbolicamente l’inizio della Costa Brava , nel nostro caso la fine. Una bandiera catalana si erge in cima, noi a contemplare il panorama. Fa un caldo infernale, così ci rifugiamo nelle strade interne. Vediamo la chiesa di Santa Maria e il castello di Sant

11-12\04\2024 GIROVAGANDO LUNGO LA COSTA BRAVA

11 luglio 2024   Oggi siamoa Palafrugell , Costa Brava, 214 km di costa che parte dal confine con la Francia, fino ad arrivare a Blanes , un paese vicino Barcellona; lasciamo perdere le premesse, perché quando ci metti piede, il paesino in sé non ha molto da raccontare. Invece, il Camí de Ronda …ecco, quello sì che ci è piaciuto. Un sentiero che si arrampica lungo la costa , regalandoti scorci di mare, e che ti porta fino a delle calette nascoste. “ El Golfet ”, per dirne una. Un tempo, questo cammino era pattugliato per scovare i contrabbandieri, ma ora è solo un diversivo per persone come noi, inquiete, che non sopportano l’idea di crogiolarsi al sole come foche spiaggiate. Durante il cammino ci siamo imbattuti in Llafranc , un altro villaggio di pescatori che ha conservato le sue stradine strette e le case bianche. Una fotocopia di quelli già visti, ma d'altronde segui la costa e vedrai: o sono giganti di cemento o villaggi che, nel tentativo disperato di mantenere un briciolo d

10\04\2024 "ULTIMO SALUTO,CRONACHE DAL PARCHEGGIO"

10 aprile 2024 Oggi salutiamo, è l’ ultimo giorno in questa incantevole città che ci ha lasciato sorpresi e ben trattati, regalandoci ricordi indimenticabili. Tornando al nostro rifugio ambulante, dopo una giornata passata a ripercorrere tutte le vie del centro, approfittiamo dell’orario in cui il mondo è incollato alla TV, le parabole puntate al cielo, per scaricare e riempire i serbatoi con la calma di chi ha tutto il tempo del mondo. Prima di concludere questo capitolo, voglio cercare di descrivere quello che abbiamo vissuto in questi giorni: In questo deserto di polvere giallastra , poco fuori della città, si trova il nostro parcheggio; offre servizi gratuiti e spazio a perdita d’occhio, ma è un formicaio, un perpetuo andirivieni.  Al calar del sole, trovare un angolo libero diventa un'impresa. I camper qui sfidano le leggi della fisica, grandi quanto un autobus, con prezzi che superano i 300 mila. Guardi questi mastodonti e ti chiedi: “dove diavolo pensano di andare con quel

8-9\04\2024 IL MISTERO DEL NASTRO AMERICANO:GENERAZIONI A CONFRONTO

8 aprile 2024   Svegliati all’alba, senza la benedizione della caffeina, ci siamo trascinati alla ferreteria per accaparrarci quel maledetto aggeggio,il regolatore di pressione per la bombola di gas.Eravamo lì, i primi sventurati, quasi a inaugurare il loro grigiore quotidiano. Poi, un assalto al discount per una spesa che avrebbe sfamato un reggimento, tranne il disgraziato Axel, il cui pasto sacro era un miraggio sugli scaffali. Ritornati al nostro angolo di asfalto, abbiamo armeggiato con una riduzione e una pinza a pappagallo per poter collegare il regolatore, un prestito del vicino di camper. I vecchi sono così, ti guardano fare, e se non sei veloce come un lampo, ti saltano addosso. Mi ha strappato la pinza dalle mani, l’ha regolata e fissata,se n'è andato con il nostro ringraziamento sospeso nell'aria Dopo aver verificato che il gas non ci avrebbe fatto saltare in aria,, ci siamo concessi una colazione degna di questo nome. E poi, il delirio del gioco. Siamo tornati parg

6-7\04\2024 SUSANNA,LA BOMBOLAIA DI GIRONA

6/4/24  Sveglia all'alba, perchè il mondo non aspetta. Direzione Girona.  Arriviamo in un'area sosta lontana dalla città, ma con tutti i servizi gratuti , che meraviglia. Il camper, quel vecchio baraccone, decide di fare i capricci: il display delle acque grigie è un enigma..pieno/vuoto/pieno/vuoto, non sa neanche lui come si sente. Dopo un po' di ginnastica sotto il veicolo, scopriamo un tubicino disertore. Fatica sprecata, perchè dopo una momentanea vittoria, il display torna a scherzare. "Tieni duro, vecchio mio", ma sembra avere altri piani. Ci penseremo piu avanti. Dopo varie faccende interne, finalmente, ci avventuriamo verso il centro , un piccolo gioiello urbano, giovane e vibrante.  Ci ha affascinato tutto ciò che abbiamo intravisto all'imbrunire,  così decidiamo di fermarci un paio di giorni per visitarla con calma, c'è qualcosa di magnetico qui.  7/4/24 La sveglia suona e con essa il canto del cigno della nostra bombola del gas. È il momento di

4-5\04\2024 TRA BORGHI E VULCANI

 4 aprile 2024   Abbiamo intrapreso un viaggio attraverso i borghi medievali , iniziando con Besalù. Il centro storico ha il suo fascino, ma il vero spettacolo è il ponte : un serpente di pietra con torri che ti trascina indietro nel tempo. Durante il franchismo, questo luogo fungeva da prigione per i dissidenti politici, una tomba per chi osava alzare la voce. E poi c’è Axel, il sovrano degli scarti. Vede qualcosa e zac, finisce dritto nella sua bocca. Oggi ha fatto festa con gli avanzi di Pasquetta, marci fino al midollo. Il parco del paese è ancora un campo di battaglia post-grigliata, con ossa e spazzatura ovunque. Nessuno ha avuto il coraggio di pulire quel disastro, ma per Axel? È un banchetto degno di un re. “Non mangiare da terra” è la regola, ma provare a insegnarglielo è come spiegare la poesia a un asino. Il nostro prossimo borgo, Castellfollit de la Roca , è un altro “tesoro” sulla lista dei “luoghi da vedere prima di morire”, presente nei siti di propaganda turistica. Cos

2-3/04/2024 ATTRAVERSO GLI OCCHI DI DALÌ

    2.4.24 Direzione ? Un buco dimenticato da Dio vicino a Figueres, il cui nome nemmeno la memoria se lo fila. Un’ area camper che sembra un insulto: stretta, scomoda e già stracolma. E la ciliegina sulla torta? Il geniale scarico delle acque nere posizionato in posizione elevata, così puoi ammirare il tuo pranzo di ieri mentre fa il suo viaggio verso l’oblio . Chi è il cervellone dietro a questa follia? Forse l’Ingegner Cane avrebbe fatto meglio. E non finisce qui: la colonnina dell’acqua a pagamento è fuori servizio. Applausi scroscianti per il comune. Alla fine, ci siamo arresi al destino e abbiamo parcheggiato vicino a un parco, l’unico spazio libero abbastanza grande per noi. Abbiamo fatto la spola con la fontanella come due criceti in una ruota, riempiendo taniche come se non ci fosse un domani.  Poi dritti al supermercado di Figueres , dove abbiamo fatto scorta di viveri essenziali, perché anche lì eravamo a secco. E oh sorpresa, vicino al benzinaio, l’ acqua !