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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

22-23/08/2024 BEM-VINDO A PORTUGAL!

22.08.2024 Attraversiamo il confine con la Spagna , l’autostrada si snoda sotto il sole cocente. Registriamo il veicolo per il pedaggio automatico senza problemi. Eccoci nella regione dell’ Algarve , quella striscia di terra che si estende lungo la costa meridionale del Portogallo , un paradiso per chi cerca il sole e il mare. Questo posto ha visto di tutto: dai pirati ai mercanti, dai pescatori alle orde di turisti che ogni estate cercano di scappare dalla loro vita monotona. Le spiagge qui sono nascoste dietro dune di sabbia e scogliere a picco sul mare. Si vede il Parco Naturale di Ria Formosa , un labirinto di lagune e canali che si estende per chilometri. È un rifugio per la fauna selvatica, con spiagge raggiungibili solo in traghetto. A Tavira , parcheggiamo vicino a un ponte, uno sterrato immenso, quasi deserto. Usciamo e ci perdiamo tra le strade strette, esplorando chiese, mura storiche e case decorate con azulejos , un mix di architettura moresca e portoghese. Il fiume Gil

14/08/2024-21/08/2024 LA CONCLUSIONE: ARRIVEDERCI SPAGNA

T era una di quelle donne che sembravano avere tutto sotto controllo , almeno in superficie. Intelligente, con una parlantina che poteva incantare chiunque, furba come una volpe e con un ego grande quanto il cielo. Ma sotto quella facciata, c’era una vittima di se stessa . Un tempo, forse, era piena di passione per ciò che faceva, ma ora era schiava dell’alcool , che aveva preso possesso di tutto ciò che la rendeva una persona interessante. Quando era "sana", ci spiegava cose utili, da cui sicuramente prenderemo spunto e abbiamo appreso anche delle nozioni che non sapevamo.  Ma purtroppo ogni sera, come un orologio svizzero, alle 17 in punto, afferrava quella maledetta bottiglia di vino bianco scadente, il più economico che potesse trovare. Iniziava, poi, il suo infinito monologo di follia , lamentandosi di quanto fosse stanca, di quanto fosse difficile gestire tutto: la madre, la casa, il lavoro, i clienti, i volontari. Tutto troppo. E forse aveva ragione . Sarebbe st

06/08/2024-13/08/2024 LA FOTO DELL'AMICIZIA

La seconda settimana per me è come se non fosse mai esistita . Dieci giorni a letto, prigioniero della febbre del Nilo , presa durante una maledetta passeggiata vicino al fiume. La febbre alta e costante, i dolori muscolari che mi spezzavano il collo, il bruciore di gola e quei puntini rossi che mi coprivano il corpo come una maledizione . Due volte in ospedale , due volte a sentirmi dire che era una forma leggera, che se mi fossi paralizzato allora sì che dovevo preoccuparmi. Grazie al cazzo. Mi hanno “tranquillizzato” dicendo che c’era un’epidemia in corso. Così, i giorni passavano tra il dormire, sudare e provare dolore . Negli ultimi giorni riuscivo a passare il tempo leggendo qualcosa, con Chiara che mi faceva da badante, affrontando da sola quella settimana in quel covo di matti . Evitava di uscire il più possibile, terrorizzata dall’idea di prendere la febbre. Due boccette di spray-antizanzare finite e l’antizanzare elettrico acceso giorno e notte. Alla fine tutto è andato per

29/07/2024-05/08/2024 IL LAVORO NELLA TENUTA

Il lavoro nella tenuta era monotono . Si doveva iniziare alle 8, ma nessuno ci credeva davvero. Soprattutto lei, che non scendeva mai prima delle 9. Se ci andava bene, ci mandava un messaggio sul gruppo per dirci cosa fare e cosa raccogliere per la consegna del mercoledì a Siviglia. Altrimenti, si andava avanti per inerzia , aspettando i suoi ordini. Bisognava annaffiare il giardino intorno alla casa e le varie piante e alberi. Preparavamo le cassette e si scendeva all’orto con la macchina. La raccolta iniziava con i fiori di zucca , perchè erano aperti solo di prima mattina e bisognava raccogliere solo i fiori maschi. Dopo, si passava ai pomodori , grandi e cherry, di varie qualità. La maggior parte erano varietà importate dall’America, mai viste prima. Si tornava, procedendo con la pulizia dei fiori di zucca: con un pennello e una pinzetta, si toglievano gli insetti e la terra; poi si mettevano nei contenitori, già contati e pronti per la vendita e, infine, riposti in frigorifero.

28/07/2024 TERZA ESPERIENZA WWOOFING

Un’altra notte insonne da aggiungere alla collezione. Il caldo è infernale . Axel ansima con il suo alito pestilenziale. Chiara non ce la fa più e si rifugia sul divano. Mi chiede di tenere aperte le finestre, ma io non cedo. Di notte non si può, solo gli oblò restano aperti. Axel, abbaia, mi vuole avvisare di qualcosa. Pensiamo di essere soli, mi affaccio e vedo un ragazzo che porta a spasso il cane nell’area camper a un’ora assurda. Più tardi, arrivano dei tipi in macchina, si piazzano con il cofano aperto. Pensiamo che ci dormano dentro, ma poi, nel cuore della notte, se ne vanno all’improvviso. Tutto senza senso. Noi siamo un bagno di sudore . Dobbiamo stare attenti agli oblò perché ogni mezz’ora minaccia di piovere e alla fine cadono due gocce di fango. La notte passa. Ma perché siamo qui? Questa sera siamo diretti alla nostra terza esperienza WWOOFING . Questa volta proviamo qualcosa di diverso: una tenuta agricola che vende i suoi prodotti a ristoranti e mercati locali. La tenu

26-27/07/2024 UN' ALTRA NOTTE INSONNE

26.07.2024 Il parcheggio è pagato fino alle 13. L’ultimo giro fino al faro ci inganna sulla distanza. Passeggiamo senza fretta, il tempo vola. Da quando siamo partiti, le giornate sembrano durare 5 minuti. Guardiamo l’orologio, è tardi. Corriamo indietro, arriviamo al parcheggio alle 13.01. Il custode ci aspetta , ci fissa. Iniziamo a sbaraccare, facendogli capire che stiamo andando. Poi vediamo lo scarico e decidiamo di restare altri venti minuti a fare le nostre cose sporche. Si rivela un disagio totale , scomodo da morire. Blocchiamo l’ingresso, lanciando i nostri secchi pieni di merda in un pozzetto di cemento rialzato. Un altro camper vicino chiude la porta disgustato. Salutiamo il ragazzone, adios , e ce ne andiamo. Ci dirigiamo verso Cadice , affrontando quasi due ore di guida. Raggiungiamo una zona lontanissima dal centro, dove speriamo di parcheggiare il nostro mezzo. Scopriamo che i parcheggi della stazione sono pieni di camper e auto, tutti occupati. Nei pochi spazi liberi

25/07/2024 L' EX PARADISO DEGLI HIPPIE

La giornata inizia con un pugno nello stomaco . Il parcheggio è occupato da camper, quattro in tutto, compreso il nostro. Ci svegliamo presto, con l’idea di trovare un buco dove lasciare il camper e andare a vedere le famose Dune di Bolonia . Solo 15 minuti di strada, un gioco da ragazzi, pensiamo. Ma i piani sono fatti per essere distrutti. Prima di tutto, dobbiamo svuotare e riempire il camper. Un’operazione che dovrebbe richiedere 10 minuti, massimo 15 se l’acqua decide di fare la preziosa. Ma c’è sempre qualcosa o qualcuno che deve complicare le cose. Alle 8 del mattino, il posto era già occupato. Ci rassegniamo e facciamo colazione, osservando gli altri due camper che si mettono in coda. Siamo gli ultimi. I primi ci mettono poco, si piazza l’altro camper. Quattro ragazze che insieme non ne fanno una. Un’ora intera, letteralmente . E sono le 9. Nel frattempo, noi ribaltiamo il camper, pulendolo da cima a fondo. Tocca agli ultimi e poi a noi. Mi sposto vicino per prendere il posto

23-24/07/2024 UN PAZZO TRA LE DUNE

23.07.2024 In un mondo dove tutto è toccata e fuga, trovare un posto dove fermarsi per più di un paio di giorni è come trovare un diamante in mezzo al carbone . Ci sono luoghi che ti catturano, senza bisogno di parole, e ti trattengono più a lungo. Oggi pianifichiamo le prossime tappe, ma gran parte del tempo lo passiamo a passeggiare lungo la spiaggia. Il caldo è intenso, ma il vento lo rende sopportabile, quasi piacevole. La sera è il momento più bello, quando il sole si avvicina all’orizzonte e il cielo si tinge di colori caldi. Axel ha trovato in questo luogo  un paradiso . Corre libero, esplorando ogni angolo, felice di farsi i fatti suoi. Qui, in questo tratto, il turismo non ha ancora lasciato il suo segno indelebile, e le spiagge rimangono intatte, come se il mondo moderno non le avesse mai sfiorate. La sera, mentre il sole si tuffa nell’orizzonte, la sabbia compatta si riempie di piccoli buchi. Quando la notte cala, la spiaggia prende vita. Granchietti con le loro chele scin

21-22/07/2024 LA VERA VANLIFE E' QUI

21/07/2024 Tarifa . La destinazione che chiama i vagabondi del vento e del mare . Se hai un van, una tavola da surf, o un camper, è una di quelle tappe che devi fare, senza scuse . Chi siamo noi per rinunciare a questa esperienza? Carichi di aspettative, alimentate da chiunque abbia mai messo piede in questa cittadina. Il punto più meridionale d’Europa , dove il Mediterraneo e l’Atlantico si incontrano in un abbraccio eterno, il vento non smette mai di soffiare. In una giornata limpida, l’ Africa si staglia all’orizzonte, un miraggio che sembra quasi a portata di mano. Cerchiamo di raggiungere il parcheggio scelto, ma il traffico è un incubo e ogni angolo di questo paese è invaso da camper e van. Facciamo un sacco di giri, cercando un posto dove il vento non ci sferzi troppo. I punti migliori sono già presi, c’è un continuo via vai, siamo sicuri che qualcosa si libererà. Troviamo l’unico parcheggio libero, davanti a un Burger King, a bordo strada. Siamo vicinissimi alla spiaggia, a poc

19-20/07/2024 L' UTOPIA DELLE SCIMMIE

19\07\2024 Direzione Gibilterra . Due ore di strada, tutte curve di montagna . La prima parte, stretta e malmessa, mi ha fatto sudare freddo. Chilometro dopo chilometro, le strade si sono allargate, diventando quasi normali. Abbiamo incrociato solo un paio di macchine, che ogni volta si attaccavano cercando di superarmi. Capisco, quindi appena potevo, mi buttavo di lato e rallentavo. Ma uno, nel superarmi, ha accelerato e mi ha preso lo specchietto in pieno. Tutti i santi del calendario citati anche oggi. Scesi dalle montagne come Heidi , con il mare che ci fa "ciao" da lontano, troviamo un parcheggio in fondo a una strada, con la Rocca di Gibilterra che ci guarda dall’alto come un vecchio burbero, vicini alla frontiera, siamo a  La Línea de la Concepción . Appena arriviamo, però,due guardie ci bloccano: strada chiusa, festa per tutta la settimana. Perfetto, proprio quello che ci mancava. La ricerca di un posto diventa un’odissea . Sono le 19:30, la spiaggia dovrebbe inizi

17-18/07/2024 IL SILENZIO DELLA MONTAGNA

17.07.2024 Axel, all’alba, con la fiatella , faceva un casino infernale nel camper. Non faceva caldo, si stava bene, ma lui non la smetteva. Ho provato a calmarlo un paio di volte, ma alla fine ha vinto lui. Ho aperto gli occhi e lì, davanti a me, c’era la sua merda. Di nuovo. Un po’ anche sul tappeto, ma almeno niente pipì stavolta. La pulizia è stata più semplice. Buongiorno e buon risveglio… grazie, Axel. Dopo aver pulito, ci mettiamo in marcia verso Grazalema . Tornanti e strade strette, in buono stato. Parcheggiamo lungo la strada, in uno spiazzo con vista sulla valle. Il paesaggio è suggestivo, il paese sembra carino da lontano. Un altro pueblo blanco, ma con un microclima unico : piove più qui che in tutta l’Andalusia. La vegetazione è rigogliosa, il villaggio è nel Parco Naturale della Sierra de Grazalema , una Riserva Mondiale della Biosfera dell’UNESCO . Andiamo verso il paese e in mezz’ora abbiamo visto tutto: strade strette acciottolate medievali, piccole piazze, un paio d

15-16/07/2024 RITORNO ALLA NOSTRA NORMALITA'

15\07\2024 Il giorno della partenza è arrivato. Caricato il camper, salutato Cuca, guardati intorno per l’ultima volta. Il motore ruggisce , la polvere si alza. La finca diventa un ricordo, un altro capitolo chiuso . La vita continua, la strada chiama . Il punto dove il portamoto toccava lo abbiamo schivato passando di lato. Davanti a me, rami e piante urtano la carrozzeria. Chiara mi guida, dandomi indicazioni da fuori. Ci passiamo a filo, con i canali d’acqua ai lati che sembrano volerci inghiottire. Arriviamo a un punto critico, dove la ruota gira a vuoto, senza attrito. Ogni tentativo di salire è un piccolo fallimento . Con molta pazienza e tranquillità, dopo vari tentativi, ci ritroviamo finalmente sulla strada principale. Abbiamo percorso un’ora e mezza di strada, tra tornanti che si snodavano come serpenti. Gli scorci mozzafiato si aprivano davanti a noi, semplici e potenti. Arriviamo a Ronda , parcheggiamo di fronte a un parchetto, in una posizione che domina il paesaggio. Siam

13-14/07/2024 L' ABBRACCIO DELL' ADDIO

13.07.2024 Oggi, come da promessa, ci dedichiamo alla costruzione di una scuola per i figli e i figli dei vicini, in un terreno vicino alla finca. Chiediamo perché non li mandano alla scuola del paese. Semplicemente non amano l’insegnamento lì, così preferiscono unirsi tutti e costruire un ambiente naturale, sano, con un insegnante che usa il metodo Montessori. Questa mattina, F è stanco, presumiamo dal lavoro. Durante la colazione, sparisce ogni tanto. Lo sentiamo lanciarsi sul letto, imprecando, per poi ritornare a finire la colazione. Ci prepariamo e andiamo con lui, cani al seguito. Arriviamo in un terreno recintato, immerso nella natura. C’è un quadrato spianato, con ruote di macchina e trattore come base per la scuola. Sono riempite di sabbia e delimitano il quadrato. La costruzione non toccherà terra, per far passare l’aria. Controlliamo con la livella il lavoro fatto fino ad ora dagli altri padri. Scopriamo che è tutto in dislivello. Dobbiamo quindi svuotare le ruote dalla

10-11-12/07/2024 UNA VITA SEMPLICE

In quei giorni, il lavoro era sempre lo stesso: irrigare i campi, controllare i tubi, strappare la graminia e nutrire le galline. Ma i momenti migliori erano nel tempo libero . Giocavamo lungo il fiume con Axel e Cuca, visitavamo fattorie con tori monumentali, bestie enormi oltre i 500 kg. Incontravamo il pastore che ogni giorno, alla stessa ora, portava il gregge a pascolare lungo il fiume in secca. Raccoglievamo ceste di arance dal giardino per fare spremute per tutta la famiglia. Prendevamo lezioni di spagnolo con l’Abuela, che voleva imparare l’italiano. Con un vecchio libro ci aiutavamo a vicenda. Scrivevamo e leggevamo. Alcune ore erano così calde che uscire significava bruciarsi vivo. La sera, quando il sole si nasconde e il mondo si calma, ci ritroviamo con lui. I figli sono lontani, in vacanza con la madre. Ceniamo insieme, birra in mano, parlando di tutto. Il vecchio tavolo di CARROM diventa il nostro campo di battaglia, un gioco indiano simile al biliardo, ma con pedine e

7-8-9/07/2024 LA NATURA NON E' PER TUTTI

La casa è un esempio di bioedilizia . Sostenibile, rispettosa dell’ambiente, priva di materiali tossici . Ci mostra un modellino del progetto. Strati di materiali, uno sopra l’altro. Legno per l’isolamento, intonaco a base di calce per la traspirazione. Fibra di legno per l’esterno, sughero compresso per l’interno. Tutto pitturato con colori ecologici . Sul tetto, l’impianto solare termico . Pannelli solari che catturano l’energia e la trasformano in calore. Due pannelli fotovoltaici per l’elettricità. Ogni dettaglio calcolato con precisione. Efficienza massima. Per l’acqua, ha un sistema complesso che lo rende autosufficiente grazie al fiume. Tutto parte dalla “cerchia”, un canale che passa ai lati della proprietà. Una pompa preleva l’acqua dal canale e la trasporta in una “piscina” nella proprietà. Questa piscina viene riempita e usata per l’irrigazione dell’orto e per il fabbisogno domestico. Dentro la piscina, un’altra pompa con un filtro pulisce i residui del fiume. L’acqu